Firmato il protocollo d’intesa tra Comune di Genova, ministero della Difesa e Demanio che consente l’uso dell’area di ingresso dell’ex caserma Gavoglio del Lagaccio. Presenti il presidente e la giunta del Municipio Centro est. Avviato un percorso partecipato per l’uso del nuovo spazio urbano. Parte il programma di valorizzazione dell’area ex militare e la riqualificazione del quartiere. In mostra al Ducale le immagini della fotografa Federica De Angeli
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In trecento al flash mob di Scalinata Borghese
Hanno partecipato trecento persone ieri pomeriggio al flash mob di Scalinata Borghese tra i quartieri della Foce e Albaro. E’ stato il primo avvenimento organizzato dal gruppo #riprendiamocigenova, nato sui social network solo poche settimane fa. La giornata è stata caratterizzata da una camminata avanti e indietro per la scalinata teatro di una situazione di degrado e dove poco tempo fa una ragazza minorenne ha rischiato di essere violentata. Poi momenti di festa per i bambini con la befana alluvionata, giochi e merenda. Alla fine della giornata la buona notizia: un patto stipulato tra l’industriale Davide Viziano, il municipio Medio Levante e #riprendiamocigenova per ottenere l’affido temporaneo della scalinata in attesa di trovare dei finanziatori per un progetto ufficiale.
Da “Il Giornale della Liguria” del 7-01-2015
#riprendiamocigenova, domani tutti a Scalinata Borghese
Genova – L’operazione #RiprendiamociGenovaparte dalla scalinata Giorgio Borghese, rapida scorciatoia, che, da piazza Tommaseo, collega la Foce ad Albaro. Un capolavoro di arte Liberty abbandonato da anni e nel degrado più totale, recentemente teatro di una tentata violenza i danni di una ragazza di 15 anni.
L’operazione #RiprendiamociGenova parte domani, il giorno dell’Epifania, quando donne e bambini, a partire dalle 15, daranno vita a un flash mob e per qualche minuto, affolleranno il monumento percorrendo gli scalini in su e in giù per renderlo vivo e animato, come dovrebbe essere sempre.
L’operazione #RiprendiamociGenova è un’idea semplice e come spesso sono le idee semplici, è vincente: accendere i riflettori sui luoghi abbandonati della città, talvolta autentici gioielli artistici e pezzi della Genova che fu, e vedere che cosa succede.
Chissà che, vedendoli tornare, anche per una sola ora all’antico splendore, qualcuno non lanci un’azione di recupero oppure promuova iniziative per riutilizzarli, anche se temporaneamente. Il gruppo di #RiprendiamociGenova ci crede davvero.
Cosa succederà domani? Al termine del flash mob, arriverà anche la Befana che regalerà caramelle e cioccolatini a tutti i presenti. Con la collaborazione di Assoutenti, la vecchina più amata dai bambini consegnerà 120 giocattoli, offerti dal presidente del Genoa, Enrico Preziosi di Giochi Preziosi, ai piccoli delle famiglie più colpite dalle alluvioni e a un asilo danneggiato della zona.
Ma le iniziative solidali non finiscono qui: anche l’Unicef ha accolto l’invito di Assoutenti e su Scalinata Borghese arriveranno altri regali per i bimbi, grazie alla generosità dei genovesi che acquisteranno, fino al 5 gennaio, giocattoli UNICEF disponibili nella sede del Comitato al Mercato Orientale di Genova o acquistabili tramite versamento sul conto UNICEF codice Iban IT0617501400000004923280, Banca Carige.
E questo è soltanto l’inizio, avvertono gli ideatori di #RiprendiamociGenova , l’architetto Camilla Ponzano, il designer Filippo Costa e le giornaliste Jessica Nicolini ed Elisa Mangini, la prima di tante azioni che intendono riportare alla luce la bellezza della nostra città
Da Il Secolo XIX del 5/01/2014
contro degrado e abbandono #riprendiamocigenova
Genova. Un’idea, nata da un gruppo di genovesi, un hashtag e una pagina Facebook, #riprendiamocigenova, per accendere i riflettori sui luoghi abbandonati e degradati della città, attraverso il coinvolgimento di cittadini e istituzioni. Ma anche nuovi percorsi per il riuso, anche temporaneo, di spazi in abbandono. Parola d’ordine: basta a immobilismo e rassegnazione. Così il gruppo #riprendiamocigenova ha deciso di agire con un primo evento che si svolgerà il prossimo 6 gennaio.
Il luogo scelto, nel quartiere della Foce, non è casuale: Scalinata Giorgio Borghese, un gioiello di arte Liberty in abbandono da anni. L’appuntamento è alle 14.30: “donne di tutte le età e bambini, senza preclusione di razza, credo politico,
credo religioso, tendenza sessuale” daranno vita mezz’ora dopo a un flash mob, salendo e scendendo le scale per 10 minuti. Dotati di palloncini rossi, due gruppi si prenderanno per mano: in fila per 3 uno salirà la scala di destra e scenderà da quella di sinistra, mentre l’altro procede al contrario. Dopo 5 giri il flash mob finisce davanti al padiglione nel punto di partenza.
Il motivo è semplice, spiegano gli organizzatori: sono tantissimi gli abitanti della zona che, a causa del degrado e per paura (la Scalinata è spesso frequentata da tossici e senza tetto) non utilizzano la comoda scorciatoia che collega il centro ad Albaro. La scalinata, pochi giorni fa, è stata anche teatro, in pieno giorno, di una tentata violenza ai danni di una ragazza di 15 anni che è riuscita, per fortuna, a far fuggire il suo molestatore.
Durante la giornata, non mancherà, poi, un momento di festa dedicato ai bambini con la Befana che regalerà dolciumi e caramelle. Una Befana, però, con gli stivali da pioggia, “alluvionata”. Un modo per non dimenticare i commercianti della zona, duramente danneggiati dai tragici eventi dei mesi scorsi.
Con la collaborazione di Assoutenti, la Befana “alluvionata” consegnerà 120 giocattoli, offerti dal presidente del Genoa Enrico Preziosi (Giochi Preziosi), ai bambini delle famiglie più colpite e a un asilo danneggiato della zona. Anche l’Unicef ha accolto l’invito di Assoutenti e su Scalinata Borghese arriveranno altri regali, grazie alla generosità dei genovesi che acquisteranno, fino al 5 gennaio, giocattoli disponibili nella sede del Comitato al Mercato Orientale di Genova o acquistabili tramite versamento sul conto Unicef codice Iban IT0617501400000004923280, Banca Carige.
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L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Lorenzo Garaventa, che ha da subito sposato la causa di #riprendiamocigenova, è patrocinata dal Municipio Mediolevante di Genova e dalla Consigliera di Parità della Regione Liguria, con la collaborazione di Ascom, Terziario Donna, Assoutenti ,Giochi Preziosi, Unicef, Comitato Alluvionati e Occupy Albaro.
Da Genova24 del 2/01/2014
Campasso: Ex mercato ovo avicolo
A Sampierdarena, nel cuore del Campasso – quartiere sovente dipinto come luogo degradato – sorge un immenso spazio, inutilizzato da almeno un trentennio, che potrebbe rappresentare, dopo un’adeguata riqualificazione, il volano per il rilancio dell’intera zona. Si tratta dell’ex mercato ovo-avicolo, una struttura di circa 3500 mq in totale abbandono, sulla quale peraltro pende un vincolo della Soprintendenza per i Beni Architettonici, risalente al 17 luglio 2003.
Nel corso del tempo si sono sprecate le promesse non mantenute sul futuro del complesso ma adesso la proprietà dell’area – Spim, società immobiliare partecipata al 100% del Comune di Genova – ha presentato un progetto, compreso nell’ambito delProgramma locale per la casa del Comune, che prevede la realizzazione di nuove residenze, in parte dedicate al social housing (alloggi a canone moderato), in parte destinate alla vendita sul libero mercato,parcheggi interrati, una struttura di vendita medio-grande, esercizi di vicinato e servizi (un asilo e una scuola). Le risorse economiche necessarie saranno reperite tramite un cofinanziamento con fondi comunitari e regionali.
L’intervento, però, oltre a non suscitare particolare entusiasmo negli abitanti, non convince neppure ilMunicipio Centro Ovest che all’unanimità ha approvato un ordine del giorno nel quale sottolinea come «l’inserimento di nuove funzioni residenziali non sia funzionale ad un quartiere e una città in netta decrescita demografica, con grande abbondanza di abitazioni sfitte e abbandonate e valori immobiliari già al minimo storico». Al contrario, i consiglieri municipali ritengono che «l’azione di risanamento di contesti degradati passi, invece, attraverso l’inserimento di funzioni vivificanti».
Tratto dal sito Genova era superba (articolo del 6 Dicembre)
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http://genova.erasuperba.it/inchieste-genova/campasso-ex-mercato-ovo-avicolo-progetto