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clap your hands! Un flash mob per scalinata
Un flash mob a Scalinata Borghese per riprendersi Genova
L’hastag #riprendiamocigenova ha già raccolto centinaia di adesioni sui social network e adesso l’attesa è per il pomeriggio del 6 Gennaio quando, a Scalinata Borghese, gioiello liberty nel quartiere di Albaro, in stato di abbandono da molti anni, si terrà un flash mob che permetterà di contarsi e vedere se questo movimento di opinione, per ora virtuale, possa dare un segnale alla città. E’ proprio da scalinata Borghese, infatti, che è partito il progetto di 4 giovani genovesi, per attivare iniziative che possano far rinascere i luoghi degradati del capoluogo ligure.
Articolo di Telenord del 30/12/2014
In trecento al flash mob di Scalinata Borghese
Hanno partecipato trecento persone ieri pomeriggio al flash mob di Scalinata Borghese tra i quartieri della Foce e Albaro. E’ stato il primo avvenimento organizzato dal gruppo #riprendiamocigenova, nato sui social network solo poche settimane fa. La giornata è stata caratterizzata da una camminata avanti e indietro per la scalinata teatro di una situazione di degrado e dove poco tempo fa una ragazza minorenne ha rischiato di essere violentata. Poi momenti di festa per i bambini con la befana alluvionata, giochi e merenda. Alla fine della giornata la buona notizia: un patto stipulato tra l’industriale Davide Viziano, il municipio Medio Levante e #riprendiamocigenova per ottenere l’affido temporaneo della scalinata in attesa di trovare dei finanziatori per un progetto ufficiale.
Da “Il Giornale della Liguria” del 7-01-2015
#riprendiamocigenova, domani tutti a Scalinata Borghese
Genova – L’operazione #RiprendiamociGenovaparte dalla scalinata Giorgio Borghese, rapida scorciatoia, che, da piazza Tommaseo, collega la Foce ad Albaro. Un capolavoro di arte Liberty abbandonato da anni e nel degrado più totale, recentemente teatro di una tentata violenza i danni di una ragazza di 15 anni.
L’operazione #RiprendiamociGenova parte domani, il giorno dell’Epifania, quando donne e bambini, a partire dalle 15, daranno vita a un flash mob e per qualche minuto, affolleranno il monumento percorrendo gli scalini in su e in giù per renderlo vivo e animato, come dovrebbe essere sempre.
L’operazione #RiprendiamociGenova è un’idea semplice e come spesso sono le idee semplici, è vincente: accendere i riflettori sui luoghi abbandonati della città, talvolta autentici gioielli artistici e pezzi della Genova che fu, e vedere che cosa succede.
Chissà che, vedendoli tornare, anche per una sola ora all’antico splendore, qualcuno non lanci un’azione di recupero oppure promuova iniziative per riutilizzarli, anche se temporaneamente. Il gruppo di #RiprendiamociGenova ci crede davvero.
Cosa succederà domani? Al termine del flash mob, arriverà anche la Befana che regalerà caramelle e cioccolatini a tutti i presenti. Con la collaborazione di Assoutenti, la vecchina più amata dai bambini consegnerà 120 giocattoli, offerti dal presidente del Genoa, Enrico Preziosi di Giochi Preziosi, ai piccoli delle famiglie più colpite dalle alluvioni e a un asilo danneggiato della zona.
Ma le iniziative solidali non finiscono qui: anche l’Unicef ha accolto l’invito di Assoutenti e su Scalinata Borghese arriveranno altri regali per i bimbi, grazie alla generosità dei genovesi che acquisteranno, fino al 5 gennaio, giocattoli UNICEF disponibili nella sede del Comitato al Mercato Orientale di Genova o acquistabili tramite versamento sul conto UNICEF codice Iban IT0617501400000004923280, Banca Carige.
E questo è soltanto l’inizio, avvertono gli ideatori di #RiprendiamociGenova , l’architetto Camilla Ponzano, il designer Filippo Costa e le giornaliste Jessica Nicolini ed Elisa Mangini, la prima di tante azioni che intendono riportare alla luce la bellezza della nostra città
Da Il Secolo XIX del 5/01/2014