Dal 13 aprile 2017 una mostra privata occupa l’antica Loggia dei Banchi, con installazioni, audio e cartelloni che ne mortificano il valore storico e culturale. La mostra doveva finire dopo 3 mesi invece è stata prorogata di volta in volta fino al gennaio 2020, col rischio di diventare permanente, privando Genova di uno spazio pubblico e degradandone la funzione sociale e culturale.
Le cittadine e i cittadini del Centro Storico, le genovesi e i genovesi degli altri quartieri chiedono perciò:
1) che lo spazio della Loggia dei Banchi torni al più presto ad essere patrimonio della collettività;
2) che nel frattempo intervenga la Sovrintendenza per rimuovere le installazioni lesive del patrimonio artistico.
Non si può tollerare una fruizione privata e continuata dei beni pubblici, né la mancanza di valorizzazione del patrimonio storico e architettonico. Gli esempi, dal Mercato del Pesce alla Casa del Soldato, non mancano, e l’indifferenza diventa colpevole.
Sullo sfondo c’è il fatto che il fenomeno del turismo a Genova è solo agli inizi, e che dobbiamo far sentire subito la nostra voce contro la svendita della città. La “mostra mostruosa” di Piazza Banchi è l’esempio di quello che sarà Genova se accetteremo passivamente la sua occupazione a fini turistici. Un luogo degradato e entropizzato, senza socialità.
Per questo il Centro Storico resiste. Per questo è necessario scendere in piazza.